BES – Bisogni Educativi Speciali
La filosofia della nostra Scuola promuove da sempre la diversità come patrimonio dell’umanità.
La scuola è un luogo dove tutti i bambini possono raggiungere il pieno sviluppo delle proprie capacità emozionali, cognitive ed interpersonali attraverso una didattica inclusiva che connette le diverse esigenze degli individui del gruppo classe in un percorso coerente ed unitario.
INCLUSIONE
Il concetto di Inclusione parte da un modello di riferimento in cui la società viene vista come una comunità umana a misura di bambino, in cui egli possa essere al sicuro e vivere meglio. Nel caso della scuola, si avrà una comunità umana di apprendimento, dove ci si rispetta e ci si prende cura gli uni degli altri, tenendo in considerazione principalmente coloro che, se lasciati a loro stessi, sarebbero più in difficoltà. La logica è ampliata rispetto al precedente modello di Integrazione. Nell’Integrazione infatti si fa distinzione tra la persona con disabilità e la persona senza disabilità. Nell’Inclusione invece si considera ognuno con i propri bisogni, ma con gli stessi diritti di partecipazione ed autonomia.
BES – BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
I Bisogni Educativi Speciali (BES) sono definiti dalla classificazione internazionale del funzionamento (ICF) come “qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento permanente o transitoria in ambito educativo o di apprendimento, dovuta all’interazione tra vari fattori di salute e che necessita di educazione speciale, individualizzata, finalizzata all’Inclusione”.
Un’ autentica Inclusione riguarda tutti gli alunni: ogni bambino infatti, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali (per motivi fisici, biologici, fisiologici, psicologici o sociali). La priorità della nostra Scuola è innanzitutto la rimozione degli ostacoli e l’offerta di un’adeguata e personalizzata risposta, perché la qualità della vita di tutti ha diritto ad essere migliore.
Gli alunni con BES sono identificati su tre fasce:
Prima fascia: alunni/e con disabilità certificata dalla Legge n°104 del 5 febbraio del 1992, la Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili. La disabilità può essere di ordine intellettivo, motorio, sensoriale, neuropsicologico.
Gli alunni/e con disabilità sono accompagnati da Insegnanti di Sostegno qualificati che collaborano quotidianamente con i docenti curricolari ed i referenti DSA. La nostra Scuola presta grande attenzione alla continuità del rapporto studente hc/docente di sostegno per l’intero ciclo scolastico.
Il Profilo Descrittivo di Funzionamento (PDF), previsto dal Decreto Legislativo del 13 aprile 2017 n° 66, è il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI). Esso definisce le competenze professionali e il tipo di misure di sostegno e risorse strutturali necessarie per l’inclusione scolastica. Il PDF è aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione, a partire dalla scuola dell’infanzia e in caso di nuove e sopravvenute condizioni.
Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) è lo strumento prodotto per gli alunni/e con disabilità. Viene redatto all’inizio dell’anno scolastico e descrive la programmazione educativa e didattica, gli obiettivi attesi, i metodi e i criteri di valutazione pensati per garantire allo/a studente on disabiliti diritto all’educazione e all’istruzione favorendone l’Inclusione, l’autonomia, il miglioramento delle abilità sociali e lo sviluppo degli apprendimenti.
Seconda fascia: alunni/e certificati dalla Legge n° 170 dell’ 8 ottobre del 2010 ed alunni con altre certificazioni che non rientrano nella Legge 104/92 (borderline, ADHD, ecc.).
La Legge 170/10 ha riconosciuto la dislessia, la disgrafia, la disortografia, il disturbo specifico della compitazione e la discalculia, quali Disturbi Specifici di Apprendimento, denominati DSA. Questa legge esplica inoltre le modalità di formazione dei docenti e dei dirigenti scolastici, le misure educative e didattiche di supporto utili a sostenere il corretto processo di insegnamento/apprendimento, nonché le forme di verifica e di valutazione per garantire il diritto allo studio di questi alunni.
Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è lo strumento prodotto per gli alunni/e con DSA, definito nelle Linee guida del 12 luglio 2011, seguite alla suddetta Legge 170. Questo strumento esplicita la programmazione didattica personalizzata che tiene conto delle specificità segnalate nella diagnosi. In esso vengono individuati gli specifici interventi didattici, gli strumenti compensativi e le misure dispensative che servono all’alunno/a per raggiungere in autonomia e serenità il successo scolastico. Il PDP ha lo scopo quindi di definire, monitorare e documentare, secondo l’elaborazione collegiale, le strategie di intervento e criteri di valutazione più idonei.
È importante sottolineare che il PDP è uno strumento dinamico: può cambiare nel tempo perché cambia l’alunno. Esso può essere quindi modificato e aggiornato ogni qualvolta sia necessario. Esso viene compilato dalla scuola e rappresenta un piano d’intesa tra docenti, famiglia e istituzioni socio-sanitarie.
Gli alunni/e DSA sono seguiti in classe dai referenti DSA, che collaborano quotidianamente con i docenti curricolari e di sostegno.
Terza fascia: alunni/e non certificati, con svantaggio socioeconomico, linguistico e/o culturale.
L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di un deficit. In ogni classe possono esserci alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione. La Direttiva Ministeriale del 21 dicembre 2012 e la Circolare Ministeriale n°8 del 6 marzo 2013 forniscono indicazioni organizzative sull’Inclusione anche per gli alunni non certificabili né con disabilità, né con DSA, ma che hanno difficoltà di apprendimento dovute a svantaggio socioeconomico, svantaggio culturale, oppure difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Questa tipologia di alunni è individuata sulla base di elementi oggettivi, ovvero di ben fondate considerazioni pedagogiche e didattiche. Per tale categoria interventi e strategie sono messi in atto per il tempo strettamente necessario e hanno carattere transitorio.
Questi alunni/e sono seguiti costantemente dall’intero corpo docente, in collaborazione con i referenti DSA.
AZIONI
Le azioni svolte dall’Istituzione scolastica in materia di Inclusione sono:
- Costituzione del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI)
- Elaborazione del Piano Annuale per l’Inclusione (PAI)
- Delibera collegiale del PAI e invio a UUSSRR, GLIP e GLIR
- Aggiornamento del PTOF
GLI – GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE
Il GLI della nostra Scuola, unico a livello di Autonomia Scolastica, è composto da:
- Coordinatore didattico
- Un collaboratore del Coordinatore didattico
- Tre referenti per l’Inclusione: un referente handicap (HC) e due referenti DSA (un referente per la scuola primaria e uno per la scuola secondaria di I grado)
- Coordinatori di classe di Primaria e Secondaria di I grado
- Docenti di sostegno
- Un collaboratore scolastico
- Due genitori
Il GLI svolge le seguenti funzioni (Circolare Ministeriale n°8 del 6 marzo 2013):
- Rilevazione dei BES presenti nella scuola
- Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione
- Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi
- Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola
- Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES
PAI – PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
Il PAI è un documento che mostra lo stato dei bisogni educativi/formativi della scuola e le azioni che si intendono attivare per fornire le risposte adeguate. Esso conclude il lavoro svolto collegialmente dalla scuola ogni anno e costituisce il fondamento per l’avvio del lavoro dell’anno scolastico successivo. Questo documento garantisce l’unitarietà dell’approccio educativo e didattico della comunità scolastica, la continuità dell’azione educativa e didattica anche in caso di variazione dei docenti e del dirigente scolastico e consente una riflessione collegiale sulle modalità educative e sui metodi di insegnamento adottati dalla scuola.